Al via Le serate di architettura a Biella
Spazio quasi intimo, quello della sala incontri di Denis Arreda dove Maiser ha organizzato i primi due appuntamenti de Le Serate di Architettura a Biella, in collaborazione con Il Giornale dell’Architettura.com e grazie al contributo di Garofoli, Gessi, F.lli Artusio e Maiser-Mailab Formazione che hanno visto la partecipazione di un pubblico numeroso e attento di addetti ai lavori.
Nella prima, il 26 aprile, dal titolo “Yes we can: costruire alternativo si può” Andrea Bocco Guarneri, docente di Tecnologia dell’architettura presso il Politecnico di Torino, ha presentato una sintesi delle sue ricerche internazionali decisamente “eterodosse”. Avvalendosi della metafora alimentare – la coltivazione ecologica in nome di un mangiar sano e senza eccessive pretese -, ha declinato alcuni esempi di costruzioni recenti, lungi dai circuiti delle architetture glamour, che innescano processi virtuosi tra coinvolgimento dei committenti, uso (e riuso) dei materiali e di soluzioni costruttive adeguate, prestazioni tecniche e valori dei parametri ambientali. Ne è scaturito un quadro di soluzioni e comportamenti alternativi, dove la sostenibilità non è un concetto astratto, ma si connota soprattutto come scelta di vita alternativa, mettendo in discussione anche molte delle nostre abitudini consolidate in termini di comfort.
Tiziana Monterisi ha poi calato questi principi nella sua esperienza professionale, mostrando l’impegno nel costituire imprese che innescassero filiere produttive a partire dall’offerta dell’economia locale e dalla valorizzazione degli scarti di produzione. Di qui l’impiego della paglia di riso come materiale edile per le ristrutturazioni e le costruzioni ex novo (il suo intonaco per interni Rh 120 realizzato mescolando lolla di riso e calce che sottrae anidride carbonica negli ambienti in cui viene utilizzata è valso il compasso d’oro Compasso d’oro 2022 alla sua azienda Ricehouse, fondata assieme al geologo Alessio Colombo). Proprio per gli esiti ottenuti nella ristrutturazione, l’edificio storico ad Andorno Micca, trasformato in abitazione e sede del proprio studio professionale, è divenuto negli anni caso-studio e meta di visita da parte di numerosi professionisti.
Nella seconda serata, il 24 maggio, dal titolo “La scuola e la città”, Federica Patti, architetta e docente, già assessora alla scuola del Comune di Torino, si è confrontata con Daniele Rangone, co-fondatore dello studio di architettura settanta7, con sedi a Torino, Milano, Lione e Reggio Calabria. Da un lato, si è ragionato sui concetti di scuola come servizio pubblico allargato all’intera cittadinanza, come spazio polifunzionale disponibile al di là dell’aspetto didattico, rilevandone le carenze in termini di adeguamento delle strutture, di modelli tipologici e di qualità degli spazi. Presentando l’esempio virtuoso dei due interventi scaturiti dal progetto Torino fa scuola, si è sottolineata l’importanza del rinnovamento del parco edilizio nazionale attraverso i concorsi di architettura, confidando che l’attuale occasione legata ai finanziamenti del PNRR possa rappresentare una svolta epocale per il rilancio di un settore dell’edilizia pubblica che, a valle dell’intensa produzione degli anni Settanta, ha registrato una completa stasi. Sull’altro fronte, mostrando il progetto per il nuovo istituto scolastico nell’Area ex ATAP di Corso Risorgimento a Biella, che sarà interamente realizzata in legno Xlam e certificata Leed Gold, Rangone ha illustrato i principi che guidano il proprio studio professionale, fin dagli esordi specializzato proprio nell’edilizia scolastica con un’impressionante serie di lavori in corso e conclusi in molte parti d’Italia. Non è mancato il dibattito dal pubblico, inerente le procedure di affidamento e svolgimento lavori, le perplessità sul reale interesse da parte della cittadinanza alla fruizione degli spazi della scuola al di là del servizio didattico e, nel particolare, una riflessione sulla visione e sui destini urbani di Biella a partire dalle impostazioni della pianificazione.